Aspetto storico- culturale della teoria di Vygotskij
Durante gli anni di Piaget, un altro importante sviluppo nella psicologia avveniva in Russia, dove Lev Semenovich Vygotskij guidava l'approccio "storico-culturale". Influenzato dalla rivoluzione sovietica, Vygotskij si concentrava su temi come istruzione, educazione e sviluppo cognitivo, mettendo l'accento sugli aspetti sociali e culturali.
Le teorie di Vygotskij rimasero sconosciute in Occidente fino agli anni '60, ma quando cominciarono a diffondersi, portarono a cambiamenti significativi nello studio dei processi cognitivi e dell'apprendimento. A differenza di Piaget, Vygotskij sottolineava l'importanza dell'ambiente sociale e culturale nello sviluppo cognitivo, evidenziando il ruolo cruciale delle interazioni sociali e dell'influenza culturale.
La sua idea di "zona di sviluppo prossimale" metteva in luce il ruolo degli adulti nel supportare la crescita cognitiva dei bambini attraverso l'interazione e il sostegno. Vygotskij analizzò lo sviluppo dei concetti nei bambini, distinguendo fasi che vanno dalla percezione delle somiglianze tra oggetti alla capacità di astrazione concettuale.
Il suo lavoro più noto, "Pensiero e linguaggio", evidenziava il ruolo fondamentale del linguaggio nello sviluppo del pensiero e dei concetti, passando dal linguaggio egocentrico iniziale al linguaggio comunicativo. Sebbene Piaget e Vygotskij riconoscessero entrambi l'importanza del linguaggio nello sviluppo cognitivo, differivano nel loro approccio alla relazione tra pensiero e linguaggio. Mentre Piaget riteneva che il pensiero precedesse il linguaggio, Vygotskij sosteneva che il linguaggio fosse fondamentale per lo sviluppo del pensiero e dei concetti, oltre a facilitare l'interazione sociale e la comprensione del mondo.
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